Il maestro indiano Desikachar diceva: “Chiunque può respirare. Dunque chiunque può praticare yoga”. Chi sono io per contraddirlo?
Vorrei comunque dare qualche piccolo consiglio a chi sta iniziando a praticare Yoga, 4 semplici indicazioni per partire con il piede giusto per chi è “alle prime armi”.
1: Rispetta i tuoi limiti e non esagerare.
La nostra indole alle volte ci induce a voler esagerare. Spesso vorremmo arrivare dove il corpo in quel momento non può o no vuole: così nascono gli infortuni o comunque problemi.
Per fare Yoga è fondamentale imparare a rispettare il proprio corpo, e siccome facendo Yoga si impara a riconoscere le proprie potenzialità e i proprio limiti, basta avere un po’ di pazienza e ciò accadrà da solo. Ci vuole tempo, all’inizio ricordiamoci di non forzare. Quindi nel creare le asana (posizioni) non dobbiamo mai sentire dolore, se ciò dovesse capitare allora è il momento di fermarsi e magari aspettare la posizione successiva. Niente autocritica se dovesse capitare, anzi dovremmo essere contenti di aver ascoltato il corpo e assecondato la sua richiesta, ci ringrazierà.
2: Usa il naso!
Durante le asana cerchiamo di respirare col naso. Sono altre le discipline in cui è richiesto espirare con la bocca, magari facendo anche un po’ di rumore, nello Yoga non è indicato. Innanzitutto per un motivo fisico: le narici purificata puliscono l’aria che entra, la umidificano e scaldano.
Inoltre nella tradizione Yoga è bene far passare l’aria nelle narici perché stimolano l’energia di due delle tre nadi (canali energetici) principali: Ida e Pingala.
3: Meglio se a stomaco vuoto
Molte delle posizioni yoga sono benefiche per gli organi interni, li massaggiano e ne stimolano le funzioni. Sarebbe quindi preferibile praticare Yoga lontano dai pasti. Inoltre la digestione accentra molta energia, prendendola da altri distretti corporei.
4: Ascolta il tuo corpo nel “qui ed ora“
Durante i momenti di pratica la presenza mentale è fondamentale. Dovremmo tutti tenere la nostra attenzione a quello che sta accadendo in quel momento in noi stessi. Se la mente divaga perderemmo un buona parte dell’esperienza. È un attenzione aperta, rivolta al corpo, alle sensazioni più piccole come a quelle ampie, alla mente e al respiro.
La vera bravura nello Yoga è il mantenimento della presenza mentale, non lasciamoci affascinare da quello Yoga atletico alla volte quasi contorsionistico, perché la vera bravura c’è ma non si vede da fuori.