Come faccio a sapere se sono stressato?

Ci capita spesso di dire che siamo ‘stressati’ ma non tutti i sintomi sono facili da individuare.
Inoltre, pur essendo spiacevole, capita di sottovalutare il problema, minimizzando i rischi di mantenersi a lungo sotto stress.

Pur essendo difficile fornire un elenco esaustivo di tutti i sintomi dello stress, è utile individuare i più frequenti.
Ci sono quattro categorie di sintomi da stress:

  • sintomi fisici: mal di testa, mal di schiena, indigestione, tensione nel collo e nelle spalle, dolore allo stomaco, tachicardia, sudorazione delle mani, extrasistole, agitazione, problemi di sonno, stanchezza, capogiri, perdita di appetito, problemi sessuali, fischi alle orecchie;
  • sintomi comportamentali: digrignare i denti, alimentazione compulsiva, più frequente assunzione di alcolici, atteggiamento critico verso gli altri, comportamenti prepotenti, difficoltà a portare a termine i compiti;
  • sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti;
  • sintomi cognitivi: difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività.

Lo stress può essere causa di molte patologie organiche e psichiche. In particolare possono presentarsi:

  • Disturbi cardiovascolari: Aumenta il rischio di angina pectoris e di infarto miocardico in conseguenza di un consistente aumento del battito e della pressione cardiaca ma anche di una maggiore quantità di cortisolo che favorisce l’accumulo di lipidi e la formazione di placche che possono ispessire e ostruire i vasi, e di catecolamine che comportano la formazione di trombi che possono bloccare il flusso sanguigno;
  • Disturbi del sistema circolatorio: Come conseguenza dell’attivazione del sistema nervoso autonomo e del meccanismo di attacco e fuga, abbiamo una restrizione dei vasi sanguigni e una maggiore densità del sangue che tende a coagulare. Ciò avviene perché il nostro organismo cerca, in tal modo, di limitare i danni associati ad eventuali ferite;
  • Disturbi del sistema immunitario: L’accumulo di cortisolo ha una forte azione immunosoppressoria che può facilitare lo sviluppo e la progressione di malattie infettive;
  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale: La maggiore affluenza di sangue a livello degli arti superiori e inferiori può determinare problemi di digestione. Ciò avviene a causa di un blocco della produzione di enzimi, di un rallentamento della motilità del tratto gastrointestinale e di una riduzione del flusso sanguigno allo stomaco. 
  • Disturbi del sistema muscolare: i muscoli delle braccia e delle gambe si contraggono e rimangono tesi. 
  • Disturbi sistema riproduttivo: Dovendo reagire al pericolo, l’organismo disattiva tutte quelle funzioni che non sono considerate utili in quel determinato momento. 
  • Disturbi del sistema respiratorio: un aumento della velocità del respiro che finisce per essere superficiale,
  • Disturbi del sistema endocrino: Aumenta, ad esempio, la quantità di glucosio nel sangue a causa dalla necessità di maggiori energie a livello muscolare.

Concludiamo sottolineando come il rapporto tra stress e malattia sia bidirezionale. Se da un lato, infatti, lo stress può causare lo sviluppo e/o il peggioramento di determinate patologie, dall’altro, quest’ultime, come qualsiasi altro evento di vita, rappresentano degli stressor. 

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